Per la dichiarazione Tasi valgono le regole e il modello dell’Imu (quindi non va presentata se a suo tempo è già stata fatta la dichiarazione Imu e non ci sono state variazioni al 31 dicembre 2014), e i pochi locatari che sono tenuti alla presentazione della dichiarazione potranno utilizzare il campo «annotazioni» per specificare la loro condizione. Viene respinta, quindi, l’idea di utilizzare i tanti modelli che i Comuni hanno predisposto in assenza dell’intervento ministeriale per facilitare i controlli sul versamento del tributo, e che avrebbero imposto ai contribuenti un complicato slalom fra dichiarazioni diverse a seconda dell’ente in cui è collocato l’immobile. I chiarimenti arrivano dal dipartimento Finanze che, avvicinandosi la scadenza per le dichiarazioni Tasi fissata al 30 giugno, fissa nella circolare 2/DF/2015 le regole relative a un tema sul quale si era acceso il dibattito fra ministero e Comuni.