Il 7 maggio scorso l’ANACAP ha inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, alle commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato e all’ANCI, evidenziando l’attuale situazione di confusione e di incertezza sulla fiscalità locale. L’IMU è un’imposta che, se non sarà del tutto abrogata sulla prima casa, subirà una sostanziale rivisitazione, la TARES è entrata in vigore dal 1° gennaio 2013 ma la sua regolamentazione e la concreta applicazione è di fatto differita (si veda il d.l. 35/2013), sull’IMU secondaria (che dal 2014 dovrebbe sostituire la Tosap e l’imposta sulla pubblicità) non vi è traccia di provvedimenti attuativi, l’imposta di soggiorno è divenuta di non facile applicazione per i comuni (anche a causa della norma che vieta di effettuare il recupero per importi inferiori a 30 euro), senza considerare il tema scottante della riscossione coattiva delle entrate locali ancora regolata da norme e strumenti ultracentenari. È necessario pertanto che il Governo ed il Parlamento, dopo aver consultato i soggetti che operano nel settore della fiscalità locale (Anci, Upi, Legautonomie, ecc.) elabori un progetto complessivo e sistematico della materia, coinvolgendo l’associazione delle aziende private, che gestiscono servizi tributari in oltre 4.000 comuni italiani, in quanto indispensabili interlocutori degli Enti locali in possesso di un non comune bagaglio tecnico. Intanto si potrebbe affrontare da subito il tema della riforma della riscossione coattiva, scrutinando il testo elaborato da un gruppo di lavoro nominato da IFEL e ANACAP, che ha predisposto una bozza normativa che semplifica il procedimento esecutivo, senza vessazioni ed oneri impropri a carico del debitore. Si dovrebbe inoltre affrontare il tema del progressivo disimpegno di Equitalia dal settore delle entrate comunali con la costituzione di un organismo, che coinvolga le aziende private, sottoposto al coordinamento ed alla vigilanza del Ministero dell’economia e delle finanze e dell’ANCI. In definitiva, è necessario riformare il sistema nel suo complesso ed il peggior modo di farlo è quello di adottare provvedimenti legislativi avulsi da un contesto organico e dalla realtà operativa. A tal fine l’ANACAP propone la costituzione di un tavolo tecnico che affronti, con la massima urgenza, le problematiche evidenziate offrendo soluzioni da sottoporre alla valutazione delle Istituzioni preposte.